Zanetti, l’impresa contro il Barça e quell’investitura su Yamal: “Mi ricorda i momenti migliori di Messi”

Javier Zanetti ha parlato del percorso dell’Inter in Champions e regala speranze sul calciomercato, parlando di giocatori importanti.

Intervista fiume del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti che si è concesso a ESPN parlando del club, a partire dalla grande impresa contro il Barcellona nella semifinale di Champions League, per finire con quelle che sono le prospettive in vista della sessione di mercato che inizierà tra circa un mese (e, in tal senso, ci sono ottime notizie per i tifosi nerazzurri).

Lunga intervista di Javier Zanetti
Zanetti, l’impresa contro il Barça e quell’investitura su Yamal: “Mi ricorda i momenti migliori di Messi” – Foto Ansa – newsinter.it

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla semifinale di Champions League, con l’analisi dell’ex capitano nerazzurro che ha dedicato anche un pensiero all’ultima avversaria in questa edizione della massima competizione europea:

“Una semifinale di Champions, partita che quando il Barcellona ha ribaltato ed era sul 3-2 tutti pensavano sarebbe terminata così. Ma il cuore di questa squadra, ci ha creduto fino all’ultimo istante, poi il gol di Acerbi ed è stata un’altra partita con la nostra esperienza. Avevamo molti giocatori stanchi, ma in questo momento sembra che non ne hai… Quando abbiamo fatto il quarto gol, in maniera molto intelligente l’Inter ha contenuto il Barcellona che in qualsiasi momento può inventare qualcosa. Sommer ha risposto benissimo, ha fatto delle parate incredibili, come quella sul tiro di Yamal con la punta delle dita. Sono giocatori che sono presenti nel momento in cui devono esserlo. Acerbi era lì, anche per la circostanza della partita. La palla era in quei metri, Dumfries ha vinto un duello e l’ha messa in mezzo e Acerbi era lì come un nove e ha fatto gol. Io sinceramente pensavo che era molto difficile vedendo anche la dinamica della partita. L’Inter era molto stanca. Il calcio regala queste emozioni e questa squadra ci crede sempre fino alla fine. Siamo una squadra che tutti rispettano anche per la continuità che abbiamo avuto in questi anni, dopo la finale persa col Manchester City dove l’Inter aveva giocato molto bene. Le finali sono così. La fase a gruppo è stata molto buona abbiamo perso una sola partita all’ultimo minuto col Bayer Leverkusen. I quarti col Bayern che per tradizione è sempre presente nella Champions. Poi il Barcellona che ha una sua identità, ha giocatori molto giovani, molto complicato da affrontare perché ha giocatori che inventano la giocata. L’Inter quando attacca lo fa molto bene, ha fatto 7 gol al Barcellona. Da 4 anni che stiamo con Inzaghi, l’Inter è protagonista ed è rispettata. La cosa importante per noi era arrivare in finale. Penso che il PSG sia una buona squadra, adoro Luis Enrique che le ha dato un’identità ed è per questo che è dove si trova”.

Una battuta quindi su Amil Yamal, autore di due gare spettacolari contro l’Inter (e che hanno visto il giovanissimo campione segnare una sola rete soprattutto per merito di un Sommer in forma strepitosa). Da notare come Zanetti non abbia rifuggito il paragone di Yamal con Messi, anzi:

“L’ho visto all’andata e ha una faccia da bambino. Gioca così bene, ha un grande futuro. A volte è inarrestabile perché non sai da dove arriverà. Devi avere l’aiuto dei centrocampisti e dei difensori centrali. Nelle situazioni uno contro uno, molto probabilmente ti batterà perché ha una tecnica e una velocità straordinarie. Mi ricorda i momenti migliori di Messi, quando era agli inizi, quando non sapevi dove sarebbe arrivato. Questo ragazzo dimostra di avere una grande personalità, vuole sempre la palla, e sa di avere le qualità per giocare e non ha paura di niente”.

L’ex capitano di lungo corso ha quindi anche parlato dell’attuale capitano, il connazionale Lautaro Martinez, sceso in campo nel ritorno contro il Barça nonostante l’infortunio subito all’andata:

Lauti ha avuto una settimana terribile, non sapeva se ce l’avrebbe fatta, piangeva quando è finita la partita. Ha dimostrato di avere un grande cuore, voleva essere lì, c’era e ha fatto un ottimo lavoro. È il nostro capitano, l’impegno che ha dimostrato è encomiabile, tutto quello che ha trasmesso”.

Zanetti e l’Inter del futuro, tra Inzaghi e possibili investimenti sul calciomercato

Zanetti ha poi parlato di Simone Inzaghi, grande condottiero di questa Inter (con i tifosi nerazzurri che sperano possa esserlo ancora a lungo):

“Bisogna credere nel progetto del tecnico e accompagnarlo. Quando le cose vanno bene è facile, serve il tempo necessario per trasmettere le sue idee. Nel momento di difficoltà che puoi avere, devi trovare una soluzione e andare avanti. Devi credere nella persona e accompagnarlo. Il risultato inganna, noi come dirigenti, dobbiamo fare un’analisi più profonda. Io sempre rimarco il cammino che abbiamo fatto noi per arrivare ai trofei. Se uno insiste e crede nel progetto alla lunga l’occasione arriva. Se l’Inter fosse stata eliminata, cosa avremmo detto? Saremmo usciti con una grande squadra e in semifinale. Uno analizza, manca poco per arrivare all’obiettivo, cos’è mancato? Devi credere nella persona su cui hai puntato”.

La gioia di Inzaghi e Lautaro dopo il Barça
La celebrazione di Inzaghi e Lautaro dopo il trionfo contro il Barça – Foto Ansa – newsinter.eu

Infine, spazio al calciomercato: per la prima volta in anni l’Inter potrebbe tornare ad investire (merito anche del cammino in Champions? Chissà). Queste le parole di Zanetti:

​”Adesso siamo tutti ancora sull’onda dell’entusiasmo per quello che è successo ma arriverà presto il momento di sederci e cominciare a pianificare quella che sarà la prossima stagione. E con l’esperienza accumulata in tutte queste partite che abbiamo giocato – e che l’Inter continuerà a giocare – ci saranno sicuramente degli innesti. E probabilmente arriverà anche qualche giocatore importante”.

Infine una battuta sull’astro nascente del calcio argentino, il fantasista classe 2007 Franco Mastantuono: “È un giocatore che qualsiasi squadra vorrebbe avere, e credo che giocherebbe bene in qualunque contesto. Caro per l’Inter? Sì, per l’Inter è caro, soprattutto per l’età che ha. Ma credo che il River stia facendo un grande lavoro, anche se non so per quanto tempo ancora potrà goderselo”.

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