Inter, Calhanoglu è un rebus: resta o va in Turchia?

A meno di 30 giorni dal raduno di Appiano Gentile, l’Inter ha una priorità assoluta: chiudere il caso Calhanoglu prima del 28 luglio, data fissara per il nuovo ciclo nerazzurro targato Cristian Chivu, affiancato dal Presidente Giuseppe Marotta nella costruzione della rosa. Il club di Milano vuole voltare pagine dopo una stagione intensa ma avara di soddisfazioni, con cinque competizioni affrontate – Serie A, Champions League, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Mondiale per Club – senza nemmeno un trofeo in bacheca.

Calha vuole la Turchia, servono 25 milioni

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu (FOTO ANSA)

 

Il centrocampista turco continua a spingere per un ritorno in patria, con il Galatasatay pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Tuttavia, la trattativa è ancora ai nastri di partenza: i giallorossi di Istanbul non si muovono da una valutazione di 15 milioni di euro, mentre l’Inter ha abbassato le pretese a 30 milioni, lasciando uno spiraglio aperto per un compromesso intorno ai 25 milioni. Nonostante il desiderio di cambiare aria, Calhanoglu non esclude la permanenza a Milano, e si è detto disposto a restare ancora un anno se non dovessero maturare le giuste condizioni. Sullo sfondo, però, resta una frattura difficile da ignorare: quella con capitan Lautaro Martinez, dopo le spiazzanti dichiarazioni dell’argentino al termine della sfida persa con il Fluminense. Una crepa che ha lasciato il segno, e che la dirigenza ha cercato di contenere, senza però cancellare.

Il sogno Ederson: l’Atalanta non fa sconti

Josè Ederson
Josè Ederson (FOTO ANSA)

 

Nel frattempo, l’Inter avrebbe già scelto il sostituto ideale: Ederson dell’Atalanta. Il brasiliano è il primo nome sulla lista dei desideri di Marotta e Chivu, ma i bergamaschi non hanno intenzione di fare sconti e restano fermi sui 60 milioni di euro, cifra fuori portata per l’Inter a meno di una cessione importante. Il giocatore, dal canto suo, gradirebbe rimanere in Serie A per rafforzare le sue chance di convocazione al Mondiale 2026 con il Brasile targato Carlo Ancelotti.
Il tempo stringe e il mercato non aspetta, sarà compito dei dirigenti sbloccare una situazione che ormai è diventata un rebus.

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