Un ex campione olimpico svela la sua lunga battaglia con la dipendenza e la rovina finanziaria seguita al ritiro dallo sport.
Un tempo emblema della gloria britannica su due ruote (le due ruote a pedali), oggi ha ottenuto nuovamente la ribalta mediatica perché si è reso protagonista di una confessione cruda e spiazzante. È stato il primo ciclista del Regno Unito a conquistare il Tour de France (nel 2012), ha ottenuto complessivamente otto medaglie olimpiche — cinque d’oro — e ha vinto un po’ tutto il vincibile, in strada e in pista. Ma dietro l’immagine del campione si celava un dramma silenzioso, protrattosi per anni.
La rivelazione arriva con l’autobiografia intitolata The Chain, di cui The Observer ha anticipato alcuni stralci. Al centro del racconto, la dipendenza da cocaina, vissuta nell’ombra e in solitudine.
“Ero un cocainomane e la gente non sa nemmeno quanto. Ero fatto per la maggior parte del tempo, per molti anni”.
L’ex atleta descrive la spirale autodistruttiva imboccata a causa della droga, che lo ha allontanato dalla famiglia e dalla realtà. I figli temevano per la sua vita, e la sua esistenza era scandita da lunghe assenze, fughe in hotel e abuso costante di sostanze.
“Ero un tossicodipendente funzionale… era come se stessi sabotando me stesso”.
Oggi 45enne, Bradley Wiggins non si nasconde più e ha raccontato dei problemi con la cocaina ma non solo: ha ammesso pubblicamente di aver vissuto un trauma giovanile irrisolto – un abuso sessuale subito tra i 13 e i 16 anni da un allenatore, esperienza che ha influito profondamente sul suo equilibrio emotivo e psicologico. L’abuso, mai denunciato penalmente, ha lasciato cicatrici invisibili che si sono amplificate dopo la fine della carriera.
A sorprendere – in senso positivo – è anche il ruolo di una figura controversa come Lance Armstrong. Nonostante fosse caduto in disgrazia per il suo coinvolgimento nello scandalo doping (subendo una vera e propria damnatio memoriae), Armstrong ha offerto sostegno emotivo a Wiggins, proprio come fece con Jan Ullrich.
“Lance è stato preoccupato per me per lungo tempo… parlava con mio figlio Ben, cercava di capire dove fossi”.
Dopo anni segnati da debiti milionari, la perdita della casa e l’isolamento sociale, Wiggins è oggi sobrio, in terapia e pronto a ricostruire la propria identità lontano dal mito. La sua testimonianza, cruda ma necessaria, getta nuova luce sul prezzo psicologico del successo e sulla fragilità che può celarsi dietro un campione (d’altra parte, nel corso della storia, abbiamo visto come questo tipo di situazione è più frequente di quanto possiamo immaginare).
Il futuro dell'Inter pare essere già scritto. La squadra nel corso della giornata appena trascorsa…
Simone Inzaghi ha messo a referto una decisione clamorosa e che lascia di stucco dopo…
L'Inter dopo la batosta subita in finale di Champions League rischia di perdere diversi componenti…
L'avventura di Simone Inzaghi alla guida dei neroazzurri di Milano sembra essere arrivata alla parola…
La squadra allenata da Simone Inzaghi ha ricevuto una delle batoste più clamorose delle ultime…
La società neroazzurra nonostante la batosta subita in finale di Champions League è pronta per…