Clamorosa separazione tra Djokovic e Murray: la strana alleanza è già finita

Djokovic e Murray si dicono addio dopo sei mesi: la loro sorprendente collaborazione termina prima di Wimbledon.

A meno di due settimane dall’inizio del Roland Garros e con Wimbledon ormai alle porte, Novak Djokovic e Andy Murray hanno annunciato la fine della loro collaborazione professionale. Una decisione presa, secondo quanto riferito, “di comune accordo”, che chiude un capitolo tanto inatteso quanto breve nella storia recente del tennis.

Finisce la collaborazione tra Murray e Djokovic
Clamorosa separazione tra Djokovic e Murray: la strana alleanza è già finita – Foto Ansa – newsinter.eu

L’alleanza tra i due ex numeri uno mondiali era iniziata nel novembre 2024. Murray, da poco ritiratosi dal circuito, aveva accettato il ruolo di allenatore di Djokovic in un momento delicato della carriera del serbo. Il loro rapporto, però, si è interrotto dopo appena quattro tornei insieme.

Sotto la guida di Murray, Djokovic ha raggiunto le semifinali agli Australian Open, salvo poi ritirarsi per infortunio dopo aver perso il primo set. A Miami ha giocato un torneo impeccabile fino alla finale, dove è stato sconfitto in due tie-break serrati dal 19enne Jakub Mensik. Da allora, però, i risultati sono stati deludenti: Djokovic ha perso al primo turno in quattro degli ultimi cinque tornei giocati.

Il campione serbo ha ringraziato pubblicamente il suo ormai ex coach:
“Grazie, coach Andy, per tutto il lavoro, il divertimento e il supporto negli ultimi sei mesi, dentro e fuori dal campo – è stato bello approfondire la nostra amicizia”.

Murray ha risposto con parole altrettanto calorose:
“Grazie a Novak per l’incredibile opportunità di lavorare insieme, e grazie al suo team per tutto l’impegno negli ultimi sei mesi. Gli auguro il meglio per il resto della stagione”.

I due si sono separati, insomma, ma senza alcun lancio di stracci.

Djokovic – Murray e la collaborazione che aveva fatto sognare gli appassionati

Sin da principio, la collaborazione aveva suscitato grande curiosità tra tifosi e addetti ai lavori. Daniil Medvedev l’aveva riassunta con una battuta efficace: “È come se Messi diventasse l’allenatore di Cristiano Ronaldo”.

Entrambi sembravano aver tratto beneficio da questa inusuale alleanza: Djokovic si era infatti mostrato particolarmente colpito dalla preparazione di Murray. E così era arrivato ad affermare a gennaio:”È stato una piacevole sorpresa. Ha un’intelligenza tennistica molto elevata. Sa quando parlare e cosa dire. Inizialmente era strano condividere certe sensazioni con lui, perché era stato uno dei miei più grandi rivali. Ma non in senso negativo, semplicemente… era una dinamica nuova”.

Djokovic, a 38 anni, proverà a raggiungere il record di tornei dello Slam vinti
Djokovic – Murray e la collaborazione che aveva fatto sognare gli appassionati – Foto Ansa – newsinter.eu

La separazione arriva in un momento in cui Djokovic fatica a trovare continuità. Dopo l’eliminazione al primo turno del Masters di Monte Carlo, ha saltato gli Internazionali d’Italia senza fornire spiegazioni ufficiali. Ora ha accettato una wild card per l’ATP 250 di Ginevra, nella speranza di accumulare minuti sulla terra battuta prima del Roland Garros.

Il 22 maggio Djokovic compirà 38 anni ed è chiaramente agli sgoccioli della sua magnifica carriera: prima di appendere la racchetta al chiodo, però, Djokovic può raggiungere il record assoluto di 25 titoli dello Slam conquistati. Ma il tempo stringe, e la fine del rapporto con Murray, che avrebbe potuto affiancarlo a Wimbledon nella corsa all’ottavo titolo, pare in realtà complicare il sogno del tennista serbo. E Murray? L’ex campione scozzese, dal canto suo, sembra orientato a proseguire nel suo percorso da coach.

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